RESIDUO D'OSSIGENO

Il RESIDUO D'OSSIGENO è la quantità, espressa in valore percentuale, dell'ossigeno presente in una confezione dopo il processo di creazione dell'atmosfera protettiva.

Per avere dei risultati soddisfacenti nella conservazione degli alimenti questo valore deve essere inferiore all'1%.

Alcuni alimenti però come ad esempio il prosciutto cotto richiedono valori di residuo d'ossigeno sotto lo 0,1% per garantirne la conservazione per i tradizionali 60 giorni, non tutte le confezionatrici riescono a raggiungere questi valori.

Per alcuni prodotti, come ad esempio la pasta fresca ripiena e il pane ci può essere parecchia differenza nei livelli di residuo d'ossigeno a seconda se lo si misura appena confezionato oppure dopo qualche ora. Questa caratteristica è dovuta alla "porosità" di questi prodotti. In questi casi è meglio effettuare le misurazioni il giorno dopo il confezionamento.

Chiaramente il residuo d'ossigeno non è l'unico parametro da tenere in considerazione per garantire l'efficacia dell'atmosfera protettiva: il rispetto della catena del freddo, un grado di contaminazione del prodotto vicino allo zero prima del suo confezionamento, il grado di barriera dei materiali, sono parametri altrettanto fondamentali.

Per maggiori informazioni sulle confezionanatrici o sui materiali di confezionamento: http://www.lpspack.com/

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